La trota lacustre

La Trota lacustre è un pesce di grande interesse sia per la biodiversità che per l’importanza ecologica e culturale nei territori lacustri e fluviali dell’Italia settentrionale. Questa specie è stata oggetto di numerosi studi volti a comprendere le sue dinamiche riproduttive, i suoi adattamenti biologici e il suo ruolo negli ecosistemi lacustri.

Le trote: una variegata famiglia di salmonidi

Prima di analizzare le peculiarità della Trota lacustre, è necessario fare chiarezza sul termine “trota”. Con questa denominazione si identificano diverse specie di salmonidi che, nonostante le somiglianze fenotipiche e morfologiche, sono distinte a livello genetico. In Italia, le principali specie di trota sono state classificate sulla base di analisi genetiche che hanno rivelato una sorprendente varietà. Tuttavia, l’ibridazione e le interferenze ecologiche causate da ripopolamenti e spostamenti operati dall’uomo hanno complicato ulteriormente la distinzione tra le specie originarie e quelle introdotte.

La trota fario e la diffusione in Italia

Tra le trote più conosciute, la Trota fario (Salmo trutta) rappresenta la specie storicamente più gestita dall’uomo, grazie alla sua importanza nella pesca dilettantistica. Fin dal XVIII secolo, questa trota è stata oggetto di attività di riproduzione artificiale e ripopolamento, dapprima in Germania e successivamente in tutta Europa, Italia compresa. La facilità di allevamento, unita alla robustezza di uova e avannotti, ha reso possibile la diffusione di questa specie anche in acque non colonizzate spontaneamente da fauna ittica. Tuttavia, ciò ha portato a fenomeni di ibridazione con le popolazioni native, alterando irreversibilmente il quadro genetico delle trote italiane.

Le trote fario introdotte provenivano per lo più da ceppi nord-alpini, estranei alle popolazioni autoctone italiane. Questo fenomeno ha dato origine a quello che gli ecologi definiscono “inquinamento genetico”, con conseguente compromissione delle linee genetiche originarie.

La trota marmorata e le linee genetiche autoctone

Nel bacino padano, l’endemica Trota marmorata (Salmo marmoratus) rappresenta una linea genetica ben distinta, evolutasi dalla linea adriatica del genere Salmo. Questo predatore ittiofago può raggiungere dimensioni notevoli, superando il metro di lunghezza e i 10 kg di peso. È riconoscibile per la caratteristica livrea marmorizzata, con tonalità grigio-marroni sul dorso e bianco-giallastre sul ventre.

Nell’Italia peninsulare, invece, sono presenti altre due trote autoctone: Salmo ghigii, della linea genetica “Mediterranea” (ME), e Salmo cenerinus, della linea “Adriatica” (AD). Queste specie mostrano differenze fenotipiche sottili ma rilevanti rispetto alle trote di origine atlantica introdotte dall’uomo.

La trota lacustre: una questione di adattamenti

La Trota lacustre non è una specie distinta, ma un morfotipo (o ecotipo) di trota, risultato di adattamenti ambientali nei grandi laghi subalpini del Nord Italia. Questo ecotipo comprende popolazioni di Trota fario e Trota marmorata, con caratteristiche fenotipiche ibride. Dal punto di vista genetico, le trote lacustri mostrano contributi delle linee “Atlantica” (AT), “Danubiana” (DA), “Mediterranea” (ME) e “Adriatica” (AD).

Le Trota lacustre è caratterizzata da una colorazione argentea, con dorso scuro e ventre chiaro. Sui fianchi presenta macchie nere a forma di X o di asterisco e puntinature rotondeggianti. Questi pesci si distinguono per la loro tendenza a crescere rapidamente, favorita da una dieta ittiofaga e dall’abbondanza di prede nei loro habitat. Possono raggiungere dimensioni notevoli, con lunghezze tra 70 e 100 cm e pesi superiori ai 10-20 kg.

Ecologia e habitat della trota lacustre

La Trota lacustre è un pesce pelagico che predilige acque fredde, ben ossigenate e con temperature inferiori ai 15°C. Durante l’estate, vive nelle acque profonde, mentre in inverno risale negli strati superficiali per cacciare e riprodursi. Raggiunge la maturità sessuale tra i due e i tre anni di età nei maschi, e un anno più tardi nelle femmine.

FONTE DA CUI ABBIAMO RIELABORATO I TESTI E RIPORTATO L’IMMAGINE

LA TROTA LACUSTRE
ED IL RECUPERO AMBIENTALE
DEL TORRENTE TOSCOLANO
Progetto L.A.Cust.R.E.
Lavori In Alveo
per CUSTodire la Rete Ecologica
2015-2018

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